A tu per tu con il CT della nostra nazionale di calcio, Roberto Mancini
Il 3 aprile 2023, gli studenti ed i professori del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” hanno avuto il privilegio di incontrare, ascoltare ed intervistare, presso l’Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma, il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di calcio, Roberto Mancini.
Il CT, dopo aver brevemente ripercorso la propria brillante carriera di giocatore prima ed allenatore poi, evidenziando l’impegno, i sacrifici e le difficoltà di cui essa è stata ed è tutt’oggi caratterizzata, è stato travolto da una miriade di quesiti da parte di emozionatissimi studenti e professori.
Roberto Mancini non si è sottratto alla curiosità dei presenti ed ha generosamente risposto ad ogni tipo di domanda: da quelle sui suoi rapporti con gli altri tecnici e con i giocatori, a quelle sulle emozioni provate durante la sua pluriennale carriera.
Ma non solo! Il Mister ha trattato il tema del calcio femminile, quello del nuovo format che la FIFA intende adottare per i prossimi mondiali e quello più spinoso dei valori morali che, sempre più spesso, al pari di ciò che accade nella vita quotidiana, si stanno tristemente perdendo anche nel mondo del calcio e dello sport in generale.
Roberto Mancini ha, poi, dedicato particolare attenzione al progetto studente-atleta, evidenziando l’importanza del ruolo delle rispettive Federazioni in tale ambito, affinché atleti talentuosi, come quelli presenti anche all’interno del nostro Istituto, non siano costretti ad abbandonare gli studi per inseguire il proprio sogno sportivo, che richiede un impegno cospicuo e costante.
L’incontro si è, purtroppo, concluso troppo presto rispetto a quanto avremmo desiderato sapere dal nostro CT, che ci ha salutato affettuosamente con l’auspicio di poter accogliere presto nella nazionale di calcio almeno uno degli studenti del Convitto.
Abbiamo ringraziato Roberto Mancini per la sua gentilezza e simpatia, augurandogli di riuscire a condurre la nostra nazionale sul “tetto del mondo” ai prossimi campionati del 2026.
Articolo a cura di Lorenzo Angeloni e Martina Benedettelli