Orientamento strategico (Vision e Mission- Scelte pedagogiche, progettuali ed educative)
ORIENTAMENTO STRATEGICO
- Priorità desunte dal RAV
Le iniziative da attuare, a seguito delle riflessioni scaturite dal rapporto di autovalutazione (RAV), necessitano di una modalità di condivisione, già sperimentata e da continuare a perseguire, capace di avviare il processo di miglioramento e accrescere la già ricca offerta formativa.
Infatti, il Convitto ha avviato da tempo un percorso di crescita e miglioramento costanti che si intende continuare a sostenere in una prospettiva dinamica tale da coinvolgere i molteplici attori e responsabili del suo sviluppo. Appare fondamentale, quindi, dotare il Convitto di un’organizzazione interna funzionale alla sinergia con tutti i portatori di interesse e, in primis, con le famiglie e il contesto locale, nazionale e internazionale; promuovere attività e manifestazioni in collaborazione con Istituzioni italiane e straniere, Enti, Associazioni, partner, esperti esterni del mondo della cultura, del lavoro, della società, e darne ampia visibilità nelle diverse iniziative promosse a molteplici livelli e in plurime dimensioni.
L’Atto d’indirizzo relativo al PtOF triennale 2019 2022 configura, pur nella specificità e nella complessità di una realtà omnicomprensiva, un modello di scuola unitario nella direzione, nella gestione, nella valorizzazione delle risorse professionali, nell’ispirazione pedagogica, nell’elaborazione del curricolo, nel sistema di verifica e valutazione, con una progettazione educativa e didattica predisposta dai dipartimenti disciplinari, nella logica della continuità per i ragazzi frequentanti questa istituzione educativa dalla primaria alla secondaria di secondo grado e con un approccio costantemente orientativo.
L’approccio metodologico-organizzativo è di tipo sistemico, pur sempre in una visione olistica: si fonda su studi, teorie ed esperienze che evidenziano una significativa soddisfazione di tutti i portatori d’interesse (stakeholders) laddove si pone l’apprendimento al centro della cultura organizzativa (learning organization); considera l’organizzazione come comunità di pratiche che condivide le conoscenze e le competenze disponibili al suo interno, le sviluppa e le implementa rendendole patrimonio comune; utilizza l’errore come fattore di problematicità e conoscenza per la ricerca di soluzioni alternative e, in ultima analisi, di crescita e miglioramento.
Tale visione organizzativa prevede una leadership distribuita per valorizzare e accrescere la professionalità dei singoli e dei gruppi, che faccia leva su conoscenze, abilità, capacità, interessi, motivazioni, competenze attraverso la delega di compiti e il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità. Il presupposto è una visione del docente, ispirata all’art. 33 della Costituzione, e della scuola come luogo, ambiente, comunità che educa e forma le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti.
Le indicazioni esplicitate hanno origine:
- dal costante percorso di riflessione e confronto intrapreso con gli OOCC sulla scorta del DPR 80/2013 e della DM 11/2014 fin dall’a. s. 2014-15;
- dall’ elaborazione del Rapporto di autovalutazione (RAV), da cui sono emersi punti di forza ma anche elementi di criticità sulla base dei quali è stato stilato il Piano di Miglioramento che vede coinvolti tutti gli attori del sistema scuola portatori di interesse: alunni, studenti, docenti, educatori, personale ATA, genitori.
Gli obiettivi strategici di miglioramento da perseguire per il triennio 2019 – 22, indicati nell’Atto di indirizzo, saranno assunti quali indicatori e parametri per ogni attività della scuola.
- Nel lungo periodo, la priorità di migliorare gli esiti degli studenti (risultati scolastici, risultati nelle prove standardizzate, competenze chiave europee e risultati a distanza), con particolare riguardo al seguente traguardo:
risultati nelle prove standardizzate:
- a)incrementare il punteggio medio delle classi nelle prove standardizzate e allineare tutte le classi al livello delle medie di riferimento;
- b)ridurre ulteriormente la disomogeneità dei risultati tra classi parallele.
Nel breve periodo i seguenti obiettivi di processo:
Obiettivo di processo 1:
Implementare le attività di formazione e aggiornamento del personale per arricchire le competenze professionali e per migliorare la didattica.
Obiettivo di processo 2:
Progettare e attuare interventi didattici per migliorare le competenze di base (Italiano, Matematica e Inglese) e i risultati nelle prove standardizzate.
Obiettivo di processo 3:
Affinare e condividere le procedure didattiche e valutative relative al rientro degli studenti dalla mobilità all’estero.
Pertanto, i Collegi dei docenti e degli educatori impegnati nel costante processo di innovazione, nel nuovo triennio continueranno ad agire per:
- costruire ambienti di apprendimento motivanti e stimolanti per valorizzare i talenti e le risorse degli allievi, nel rispetto dei diversi stili di apprendimento;
- superare una visione individualistica dell’insegnamento per favorire cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontazione sociale in una logica sia di accountability sia di miglioramento;
- individuare gli obiettivi irrinunciabili del percorso formativo ed esplicitare i relativi standard di processo in sede di dipartimenti disciplinari e consigli di interclasse e di classe;
- sostenere tutte le iniziative che concorrono al processo di internazionalizzazione (corsi, scambi, mobilità studentesca individuale, integration programs, soggiorni, IGCSE, CLIL, Esabac,…);
- tenere sempre in considerazione che le lingue sono lo strumento privilegiato di accesso sia alla conoscenza sia alla convivenza. La dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra molteplici competenze (comunicative, logiche, argomentative e culturali) così come declinate dalla Raccomandazione del Consiglio dell’UE del 22 05 2018;
- valorizzare al massimo la padronanza linguistica dell’Italiano e delle alle altre lingue europee ed extraeuropee anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL (Content language integrated learning);
- garantire costantemente la coerenza tra le scelte curricolari, le attività di riallineamento/ recupero/sostegno/potenziamento, i progetti di ampliamento dell’offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel PtOF al fine di assicurare l’unitarietà dell’offerta formativa e la congruenza nonché efficacia ed efficienza dell’azione didattica ed educativa complessiva;
- prevedere forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni e degli studenti;
- mutuare sperimentazioni e innovazioni didattiche, anche nell’ottica di integrare le tecnologie più complesse nell’attività didattica in classe;
- rendere i dipartimenti disciplinari laboratori di scelte culturali all’interno della cornice istituzionale, normativa e ordinamentale di riferimento, di confronto metodologico e docimologico, di elaborazione e produzione di risorse e materiali, di proposte di formazione e aggiornamento, di individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di apprendimento;
- tenere nella dovuta considerazione i Bisogni Educativi Speciali (BES) di tutti gli alunni e gli studenti;
- supportare le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti di talento anche grazie a percorsi individualizzati di valorizzazione delle eccellenze;
- proseguire e implementare le attività di orientamento in entrata e in uscita e l’eventuale riorientamento sia attraverso la didattica orientativa sia attraverso attività orientative extrascolastiche;
- rendere i Consigli di Interclasse e di Classe laboratori di condivisione delle proposte didattiche, del raccordo educativo e dell’analisi e risoluzione dei problemi del gruppo e del singolo allievo/a;
- interiorizzare finalità, norme e procedure relative alla sicurezza degli ambienti e alla salute dei lavoratori e degli studenti, in un’ottica educativa di diritti/doveri di cittadinanza;
- tendere a uniformare i comportamenti di ciascuno ai diritti/doveri di convivenza civile e cittadinanza, nella consapevolezza che la prassi quotidiana influisce sugli alunni e gli studenti molto più della teoria.
Dunque, il Collegio Docenti, nell’ambito delle proprie competenze tecnico – didattiche e culturali, ha tenuto conto di quanto indicato nel predisporre il PtOF: individuare le aree per le funzioni strumentali; adottare iniziative per l’inclusione e la valorizzazione delle eccellenze; proporre attività per l’ampliamento delle attività formative curricolari ed extracurricolari; approvare il piano di formazione e aggiornamento per l’arricchimento delle competenze professionali; sostenere i processi di miglioramento attraverso il monitoraggio e l’osservazione degli stessi.
Le Funzioni Strumentali individuate nelle aree deliberate dal Collegio Docenti, i Coadiutori, i Collaboratori scelti dal Rettore – Dirigente Scolastico, i Segretari con funzione di coordinatore di Classe, i Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari, i Responsabili di Laboratorio che verranno indicati, costituiranno i nodi di raccordo tra l’ambito gestionale, organizzativo e didattico, al fine di garantire attuazione a quanto poi approvato dal Consiglio d’Istituto.
Naturalmente, saranno costanti il dovuto rispetto delle norme e dei regolamenti, l’imparzialità di trattamento, la correttezza procedurale, l’attento ascolto e la fattiva collaborazione, l’impegno e la resilienza nell’affrontare incertezze, imprevisti, problemi.
Il contesto in cui il Convitto opera, particolarmente diversificato, considerata la complessità dell’Istituto, costituendo un parametro di confronto e di crescita culturale, richiede precise scelte culturali, etiche, pedagogiche, metodologico-didattiche, progettuali, organizzative su cui costruire il PtOF e da cui dedurre la definizione inequivocabile e realistica degli obiettivi che si intendono raggiungere.
2.Scelte pedagogiche, progettuali, organizzative
Le scelte pedagogiche si sostanziano in:
- ·rispetto del valore di “persona” e alleanza scuola-famiglia;
- formazione alla cittadinanza attiva e responsabile anche in una dimensione europea e globale e sviluppo delle abilità pro-sociali per conseguire le competenze chiave per l’apprendimento permanente;
- inclusione;
- didattica per competenze per la definizione del curricolo verticale;
- orientamento e sviluppo dell’alunno e dello studente come “persona” nella logica dell’apprendimento permanente (lifelong learning).
Le scelte progettuali riguardano:
- l’attuazione di percorsi educativi e didattici coerenti con l’internazionalizzazione, elemento caratterizzante e costitutivo dell’identità del Convitto nel territorio;
- l’apertura a nuovi progetti che rispondano al principio della significatività dell’ampliamento dell’offerta formativa e non si configurino, invece, come forma generica
di progettualità diffusa (non la scuola dei progetti, ma il progetto della scuola);
- la scelta e la valutazione dei progetti extra curricolari, nel rispetto dei criteri dati dal Collegio dei Docenti e delle opzioni pedagogiche condivise da docenti ed educatori in merito alle attività da promuovere.
Le scelte organizzative interessano:
- l’attivazione di percorsi didattici differenziati con attenzione particolare ai casi di svantaggio;
- laflessibilità, la diversificazione, l’efficienza ed efficacia del servizio scolastico;
- ilprocesso di innovazione tecnologica della scuola; gestione funzionale e aggiornamento del sito WEB;
- i protocolli di intesa, le convenzioni e gli accordi di rete con Enti e Istituzioni presenti sul territorio per la realizzazione di progetti coerenti con il presente atto di indirizzo;
- ilsistema di autovalutazione, valutazione, miglioramento e rendicontazione sociale;
- lacondivisione degli apporti organizzativi del personale ATA a tutte le componenti dell’Istituto.
Quanto fin qui espresso costituisce l’indirizzo cui deve far riferimento, nel più ampio consenso, il processo di insegnamento – apprendimento all’interno di una comune visione di valori, idee, costrutti, modelli e pratiche che guidino l’agire collettivo.
In merito ai servizi generali e amministrativi, il Rettore – Dirigente Scolastico, ai sensi del D. Lgs. n. 165/2001, art. 25, c. 5 fornisce al D.S.G.A., nel rispetto delle sue prerogative, le direttive di massima che costituiscono linee di guida, condotta e orientamento preventivo sullo svolgimento della sua attività e del personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze.