Tutte le quinte dei Licei a Praga
Come viaggio d’istruzione, conclusivo del corso di studi liceali, il Collegio dei Docenti ha approvato che tutti gli studenti delle classi quinte dei licei interni al Convitto avessero quest’anno l’opportunità di recarsi a Praga, sempre nell’ambito di un piano di studio che il Dipartimento storico-filosofico ha denominato:
“Ri-pensare il secolo breve tra due totalitarismi”.
Il titolo scelto per il percorso indica con chiarezza le intenzioni della proposta: consentire ai nostri adolescenti di vivere con maggiore consapevolezza il presente continuo del loro essere costantemente connessi, educandoli però a cogliere l’importanza della dimensione di un passato che li ha generati ma che, proprio loro, con l’energia giovanile e innovatrice che li contraddistingue devono comprendere al meglio per progettare un futuro diverso, possibilmente migliore, che dal passato sappia trarre ispirazione, riscoprendone sia ricchezza e valori che fallimenti ed errori.
Nel piano didattico-educativo per le classi quinte è stato pertanto ipotizzato uno specifico itinerario culturale ed etico-civile, poiché va certamente dedicata un’attenta riflessione alla Memoria del ‘900, che preveda anche un particolare viaggio d’istruzione, il quale possa rappresentare il fulcro di una seria riflessione sulle drammatiche ed articolate vicende del secolo scorso, ma che abbia anche al centro la prospettiva europea del secondo millennio, nei suoi processi di modernizzazione e di globalizzazione.
Praga, la capitale mitteleuropea tra le principali protagoniste del Novecento fu, nel corso del secolo breve, il privilegiato scenario dello scontro epocale tra i due opposti totalitarismi, nazismo e comunismo che, imposero nell’Europa centro–orientale, il loro potere basato sulla forza, sulla prevaricazione e sulla negazione delle libertà fondamentali dell’uomo.
Ecco dunque che, a più di venticinque anni dal crollo dell’Unione Sovietica, è opportuna una accurata riflessione riguardo agli avvenimenti, ai personaggi e alle idee che hanno mutato radicalmente il volto del mondo occidentale, e sono a tutti gli effetti parte della nostra comune Storia di cittadini dell’U.E.
Ma da allora, trascorsi oltre due decenni, lo scacchiere mondiale e i rapporti di forza sono ancora una volta mutati ed inoltre i sempre più accelerati processi di globalizzazione economica e culturale ci obbligano, come Unione Europea dei 28, al confronto ed allo scambio con altre realtà emergenti, spesso anche drammatiche.
Tanto più è importante oggi far conoscere meglio ai nostri studenti quelle nazioni che, con la loro forza ed indipendenza intellettuale, hanno contribuito fortemente a realizzare in modo pacifico una democratica unità continentale, che i nostri ragazzi danno quasi per scontata, senza sapere quanti anni di impegno è costata a nazioni come la Repubblica ceca, a cominciare dal periodo in cui Praga fu Governatorato nazista con Heydrich per proseguire, nei decenni post conflitto mondiale, con le esperienze di Dubcek nel “68 e Vaclav Havel con Carta 77, fino alla cosiddetta rivoluzione di velluto degli anni “90.
Non si tratta dunque solo di visitare la seconda capitale dell’ex Impero asburgico, con le sue famose bellezze storiche ed architettoniche, così eleganti e piene di fascino, ma l’intento didattico-educativo è anche quello di ritrovare le tracce degli eventi che hanno fatto la storia del ‘900 e che qui hanno avuto luogo.
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