Una giornata contro il razzismo
Il 14 marzo 2016 le classi IIB e IVB del Liceo Scientifico hanno partecipato alla proiezione del film-documentario “Va’ Pensiero. Storie di migranti”, presso l’Auditorium del Museo Maxxi, il Museo Nazionale delle arti del XXI Secolo, che ha aperto la XII Settimana d’azione contro il razzismo”.
Il film-documentario “Va’ Pensiero. Storie di migranti”, del regista Dagmawi Yimer racconta la vita di tre persone vittime di un’aggressione razzista. Due volte vittime – è l’analisi proposta da Yimer – prima fisicamente, della rabbia di chi voleva eliminarli fisicamente, poi della stampa, che al centro della narrazione ha messo chi voleva ucciderli e non loro, rendendoli ancora più invisibili.
In soli 60 minuti, Yimer ci racconta le storie, drammatiche ed intense, di questi tre sopravvissuti, tre eroi inconsapevoli che, con immediatezza e senza alcuna velleità di protagonismo, svelano a chi non è ha cognizione la vergogna dell’intolleranza razzista e xenofoba. Ansia, paura, incertezza, sono le emozioni e i sentimenti dell’opera di Dagmawi Yimer, regista etiope giunto in Italia nel 2006. La tragicità delle storie, mitigata dalla voglia di riscatto e di emancipazione, consentono allo spettatore di comprendere la drammatica condizione di chi della violenza è stato vittima incolpevole.
Domenico Mattia Cinque (IVB Liceo Scientifico)
Una domanda al regista Dagmawi Yimer:
“Quali emozioni vuole trasmettere agli spettatori con il suo film?”.
“Ovviamente ognuno di noi ha il suo modo di vedere e di ritrovarsi nel film. C’è chi vede solo violenza e chi vede la bellezza e la speranza. Ho cercato di mantenere la fiducia che mi hanno dato gli attori. Sono loro che mi hanno raccontato la loro esperienza e io ho voluto essere fedele. Avrei potuto trovare un colpevole di queste aggressioni. Facile. Non ho mai voluto esprimere il mio punto di vista sulle responsabilità. Nessuno ha puntato il dito contro. Ho cercato solo di mostrare con chiarezza tutto ciò che loro volevano dire. Dipende da ciascuno di voi prendere quel che si vuole da questo film. Potete trovare situazioni forti ma sta a voi decidere cosa tenere e cosa no”.
(intervista di Sara Mammola, II B Liceo Scientifico).